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Luì forestiero - Phylloscopus inornatus |
Si è appena conclusa la campagna di inanellamento autunnale,
iniziata il 3 ottobre scorso. Nonostante il maltempo abbia obbligato lo
staff di ricerca a chiudere gli impianti di cattura (300 metri
lineari di mist nets localizzati nei pressi
dell'Osservatorio Faunistico di Tumbarino), il totale delle catture si è
attestato a 2822 esemplari in 30 giorni, con una media di 94
esemplari/giorno. Protagonisti sul risultato generale, come
preventivabile, sono stati i Pettirossi (Erithacus rubecula), con 1693 esemplari (60% circa), mentre delle altre 44 specie
catturate, tra le quali Capinera (Sylvia atricapilla), Luì piccolo (Phylloscopus collybita), Tordo bottaccio (Turdus philomelos), Merlo (Turdus merula),
Tordela (Turdus viscivorus), Saltimpalo (Saxicola torquatus), Storno comune (Sturnus vulgaris), Codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros) e Fringuello
(Fringilla coelebs), spiccano dati di assoluto rilievo regionale e nazionale, come per esempio la cattura di due esemplari di Luì forestiero (Phylloscopus inornatus),
specie
molto rara, che negli ultimi anni ha scelto l'Asinara sempre più
frequentemente come punto di passaggio per la migrazione post
riproduttiva. Altra specie rara da osservare e da catturare è senza
dubbio la Peppola (Fringilla montifringilla), che per la
prima volta è stata catturata nel Parco Nazionale, dato di rilievo su
una specie di difficilissima osservazione in tutto il
territorio regionale. Il Lucherino (Carduelis spinus),
invece è spiccato per l'alto numero di catture rispetto agli anni
passati, con 69 catture, dato molto elevato per questa specie. I
migliori risultati diretti sono stati forniti da due esemplari
catturati con un anello straniero, rispettivamente un Luì piccolo (Phylloscopus collybita) con anello di Stoccolma e un
Regolo (Regulus regulus) con anello finlandese, vero record
con una distanza percorsa di oltre 2600 km (in linea d'aria) per
passare l'inverno in area mediterranea. Questi dati, a breve,
con l'inserimento nella banca dati dell'ISPRA di Ozzano Emilia e in
quella dell'EURING (BTO, London), verranno dettagliati con luogo esatto
di cattura, tempi, biometrie e condizioni fisiche
rilevate, in maniera da poter sapere quali sono le aree
preferenziali nordiche di nidificazione delle specie che svernano
all'Asinara o che utilizzano l'isola come area di sosta e alimentazione
durante la migrazione autunnale.
Oltre l'inanellamento scientifico, naturalmente, anche le
osservazioni dirette entrano nel computo delle specie rilevate, come un
esemplare subadulto di Aquila reale (Aquila chrisaetos)
che per un pomeriggio ha visitato i cieli dell'Asinara, subito prima di un esemplare di Biancone (Circaetus gallicus) che a bassa quota ha sorvolato l'Osservatorio Faunistico per due
giorni.
Molti ricercatori e appassionati hanno affollato la foresteria di
Tumbarino durante questa fase di ricerca, anche se a volte il tempo
meteorologico non è stato clemente, ma i tempi serrati che
questa tecnica di ricerca impone, hanno fatto si che le giornate
passassero molto velocemente.
Le attività del Centro proseguono per tutto l'inverno con
inanellamento scientifico, censimenti e monitoraggi (a breve il
censimento dei Mufloni) e con le immancabili visite degli appassionati e
delle scuole che in alcuni casi hanno fatto dell'Osservatorio
Faunistico una tappa classica del processo educativo dei ragazzi.